SOCIETà

Cronistoria della Squadra di Calcio Ercolanese, nata il 10 giugno 1924

pulman Calcio Ercolanese
DALLA FONDAZIONE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

La S.S. Ercolanese venne fondata nel 1924 dai fratelli Calzerano che, influenzati dalla costante crescita di questo nuovo sport importato dagli inglesi, vollero fondare una squadra che rappresentasse la propria città. Nei primi anni la formazione vesuviana giocò partite a carattere territoriale, prima dell’iscrizione all’allora U.L.I.C. (Unione Libera Italiana del Calcio), che era una federazione indipendente dalla F.I.G.C. della quale la squadra fece parte fino alla sospensione dei campionati per il secondo conflitto mondiale. Durante gli anni ‘20, la formazione ercolanese (che per diversi anni assunse colori diversi da quelli granata), sotto il nome di “Giovinezza Ercolanese”, si tolse anche la soddisfazione di vincere il “Torneo Vesuvio” battendo gli odiati cugini della Turris e del Portici.


LA RIPRESA POSTBELLICA, ALFONSO NEGRO E I PRIMI SUCCESSI

Terminata la Seconda guerra mondiale, l’Ercolanese si iscrisse per la prima volta alla F.I.G.C. Partecipò al campionato di Prima Categoria Campania 1944-45, annoverando tra le sue fila il campione olimpico Alfonso Negro (medaglia d’oro con la Nazionale di Calcio alle Olimpiadi di Berlino 1936), autentico trascinatore della squadra vincitrice del torneo che consentì alla formazione vesuviana di approdare in Serie C – L.I.S. (Lega Interregionale Sud). Qui resterà per tre stagioni, lanciando nel grande calcio il giovane Jone Spartano che vestirà le maglie di Napoli e Roma in Serie A. Con le prime riforme dei campionati l’Ercolanese, sul finire degli anni ’40, verrà inserita nel nuovo campionato di Promozione L.I.S., dove resterà fino al termine della stagione 1950-51, quando sarà retrocessa in Prima Divisione Campania.
ANNI ‘50: LE RIFORME, IL TITOLO DI CAMPIONE REGIONALE E LA SERIE D

Gli anni ‘50 si aprono con un nuovo successo per l’Ercolanese che vincerà il campionato dopo una splendida cavalcata, prima in campionato poi negli spareggi, in cui furono eliminate Aversana, Capua e Casal Posillipo. Nel frattempo, il calcio italiano subisce ancora delle riforme e l’Ercolanese riparte ancora da un nuovo campionato, la “neonata” Promozione Regionale. Alfonso Negro, svestiti i panni di calciatore, diventa allenatore e dirigente della squadra, mentre in campo arriverà un altro fuoriclasse dell’epoca, Italo Romagnoli, ex giocatore del Napoli che ha vestito anche la maglia della Nazionale. Nel campionato 52-53, la squadra di Negro chiuse con un ottimo terzo posto, tenendo testa anche al fortissimo CRAL Cirio che vincerà il campionato diventando poi il celebre Internapoli. L’anno successivo il risultato sarà ancora più prestigioso, chiudendo al secondo posto ad un solo punto dalla Torrese promossa in IV Serie. Dopo un altro campionato di transizione (5° posto), nel 1955-56 arriva la tanto agognata promozione in IV Serie, trascinata in campo da gente come Antonio “Bibbione” Staiano, i fratelli Davini, Giliberti, Roscioli (ex Lazio), Picciano e Villicich la squadra chiuderà prima in classifica davanti al Cicciano e si aggiudicherà anche il titolo di Campione Regionale battendo il San Vito Benevento, allo stadio “Della Liberazione” di Napoli, per 1-0 con goal di Alfredo Villicich al 103’. 
In IV Serie al primo anno la squadra, guidata da Aldo Querci, si salverà in maniera tranquilla; al secondo anno una nuova riforma collocherà l’Ercolanese nel Campionato Interregionale – Seconda Categoria (una sorta di D2), dove chiuderà penultima retrocedendo nel Campionato Dilettanti Campania-Molise (1958-59).



ANNI ‘60: LA PRESIDENZA SOLARO, SQUADRA “ASCENSORE” E LO STADIO

Gli anni del boom economico si apriranno con l’ennesima rimodulazione del calcio italiano e l’Ercolanese prenderà parte al campionato di Prima Categoria Campania-Molise 1959-60, nel quale esordirà un giovanissimo Aniello Rodriquez, recordman di stagioni in granata (undici). Non sarà un decennio fortunato sotto il punto di vista dei risultati per la formazione, che vedrà salire alla presidenza un uomo tra i più rappresentativi per la storia granata, quel Raffaele Solaro che fu tra i principali fautori della costruzione dello stadio “Comunale” che oggi porta il suo nome. L’Ercolanese in quegli anni retrocederà per ben due volte in Seconda Categoria (sesto livello nella scala gerarchica di allora), risalendo definitivamente nel massimo campionato regionale nel 1966 al termine di un campionato da record (una sola sconfitta giunta a tavolino). Il ritorno nella massima serie regionale coinciderà con un periodo transitorio per la squadra che poté finalmente abbandonare il vecchio stadio “Cocozza” e trasferirsi nel nuovo “Comunale” inaugurato alla fine del 1969.


ANNI ‘70: CADUTA E RISALITA VERSO L’EPOCA D’ORO

Gli anni ‘70 saranno anni in chiaroscuro per l’Ercolanese, che saluterà la bandiera Rodriquez e lancerà il compianto Ciro Pezzella che giungerà fino in Serie A. La prima metà, infatti, vedrà un’escalation verso il basso, con un terzo posto (70-71), poi un ottavo (71-72), dodicesimo (72-73) e quindicesimo (73-74) che sancirà la retrocessione in Prima Categoria. Tornata immediatamente in Promozione (75-76) la squadra acquisterà colui che diventerà una vera e propria leggenda all’ombra del Vesuvio, quel Roberto Tufano (nove stagioni in maglia granata) che nel 1978 trascinerà con i suoi goal l’Ercolanese prima in Serie D, dopo gli storici spareggi (contro Frattese e Sangiuseppese) dello stadio “San Paolo”, poi addirittura in Serie C2. Il decennio si chiuderà con il ritorno in D (record societario di tre stagioni consecutive) dopo ventuno anni.


ANNI ‘80: IL PROFESSIONISMO, LA VETTA E IL FALLIMENTO

L’inizio di decennio sarà un periodo storico unico per l’Ercolanese, che vivrà il suo momento più alto disputando sette campionati consecutivi di Serie C2, raggiungendo il massimo risultato nella stagione 1983-84 con uno storico terzo posto. In questi anni vestiranno la maglia granata tanti grandi calciatori, su tutti Aniello Capiluongo, recordman di presenze (137) e reti (22) in Serie C2. Il 1988 però sarà un anno amaro per l’Ercolanese, che retrocederà sul campo e sarà poi dichiarata fallita, ripartendo dalla Promozione sotto il nome di A.C. Ercolano 1924. Il purgatorio regionale durerà due stagioni (1988-90), quando trascinata dalle prodezze del bomber Astarita ritornerà nel Campionato Interregionale restandoci per due stagioni (1990-1992).


ANNI ‘90: LA LENTA RINASCITA FINO ALLA STORICA ACCOPPIATA CAMPIONATO-COPPA

L’ultima decade del secolo sarà, nella prima metà, senza particolari sussulti, con campionati anonimi. Nella seconda parte, invece, sarà un crescendo: la squadra raccoglie due quarti posti (96-97 e 98-99), un terzo posto (98-99) e nel 1999-00 centrerà una storica (finora unica) doppietta vincendo campionato e Coppa Italia Regionale, giungendo poi in semifinale nella fase nazionale della competizione.


ANNI ’00: GLI ANNI DELLA D E IL DECENNIO “HORROR”

Il nuovo millennio si apre con il ritorno in Serie D. La giovanissima squadra guidata da mister Di Pasquale farà una buona figura, ma non riuscirà a mantenere la categoria ritornando in Eccellenza dopo una sola stagione. Sfiorata la pronta risalita (4° posto 2001-02), nel 2002-03 i granata sfioreranno nuovamente la doppietta vincendo il campionato ma perdendo, stavolta, la finale di Coppa Italia. La squadra riuscirà a salvarsi sul campo attraverso i playout, ma non si iscriverà al campionato e il titolo sarà ceduto. Dal 2004 il calcio ercolanese vivrà un decennio tribolato con un via vai di titoli che portano pochi risultati fatti di salvezze sofferte e due retrocessioni in Promozione. La squadra ripartirà nel campionato 2004-05 sotto il nome di Gaudianum Ercolanese, sarà poi Onlus Ercolanese (2005-2008), Riop Ercolanese (2008-2009), Rita Ercolano (2009-2012) sotto questo nome retrocederà in Promozione e ripartirà dall’Eccellenza con il titolo del Città di Pompei (2012-13) il quale, nonostante la salvezza, migrerà altrove.


ANNI 2010: L’ILLUSORIA RINASCITA E LA DOLOROSA CADUTA

Dopo diversi anni estremamente travagliati in città giungerà il titolo dell’Atletico Vesuvio che diverrà Atletico Vesuvio Herculaneum, e disputerà il campionato di Promozione. Sotto questo nome, al primo anno la squadra granata tornerà a vincere un campionato a distanza di undici anni dall’ultima volta (2002-03). Tornata in Eccellenza, la squadra cambierà nome e si chiamerà A.V. Herculaneum; dopo un anno di assestamento (terzo posto e semifinale playoff) nel 2015-16 vincerà il campionato con quattro gare di anticipo e tornerà in Serie D dopo tredici anni. Nel massimo campionato dilettantistico la squadra granata, nonostante le difficoltà strutturali, si salverà in maniera diretta; nel campionato successivo, divenuta A.V. Ercolanese, chiuderà al quarto posto perdendo la finale playoff per il ripescaggio in Serie C. 
In questi anni si metteranno in luce attaccanti importanti come Caso Naturale ed El Ouazni (vincitore della classifica cannonieri in Eccellenza e in Serie D). Al termine della stagione il titolo lascia la città, ma, nonostante ciò, la squadra resta in D con un altro titolo denominato Granata 1924. Disputa il massimo torneo dilettantistico arrivando ultima e retrocede in Eccellenza, ma ancora una volta il titolo lascerà la città e ripartirà dalla Promozione. Nella stagione che porta agli anni 2020, la squadra, sotto il nome di Sporting Ercolano, disputa il campionato di Promozione che sarà sospeso causa Covid con la squadra terza in classifica.



ANNI 2020: IL BUIO E UN NUOVO INIZIO

Nella stagione 2020-21, per la prima volta la città resta senza calcio e non sarà rappresentata in nessun campionato. Nel 2021 il calcio rinasce nella città degli scavi grazie ad un imprenditore ercolanese, Umberto Raiano, che rilancia con un ambizioso progetto il calcio cittadino ripartendo dalla Promozione sotto il nome di Sporting Club (S.C.) Ercolanese.

ORGANIGRAMMA SOCIETARIO

PRESIDENTE: Umberto Raiano


VICEPRESIDENTE: Alessio Raiano


DIRETTORE GENERALE: Vincenzo Gaglione


DIRETTORE SPORTIVO: Stefano Vampore


RESPONSABILE AREA TECNICA: Maurizio Ummaro


SEGRETARIO: Angelo Esposito


DIRIGENTE ADDETTO AGLI ARBITRI: Alfonso Di Benedetto


DIRIGENTE ACCOMPAGNATORE: Rosario Granata 


ADDETTO STAMPA: Domenico Colantuono – Giuseppe Formisano

RECAPITI

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